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Frittelle di carnevale: così buone che le ho mangiate io
“La nonna non ha fatto le frittelle per la festa di carnevale, papà, le fai tu?” “Uhm, ok prima però fammi telefonare alla nonna…” È andata così. Io che non ho mai fatto un dolce mi sono trovato solo con la ricetta snocciolata dal telefono da mammà. Comunque me la sono cavata, sì. Parecchio bene.
In pratica si tratta di bollire il riso con le scorze di agrumi, tagliate (attenzione) a strisce belle lunghe perché poi dovrete toglierle. Lasciate cuocere il riso il più possibile finchè l’acqua non si sia tutta consumata ed il riso molto ben cotto, mescolando per non farlo attaccare. Se serve acqua, aggiungetela calda ovviamente.
Questa è una ricetta vegan: se non siete vegani usate il latte per bollire il riso. Ok ora togliete le scorze di agrumi dal riso (meglio con un paio di guanti altrimenti vi scottate) e poi lasciate raffreddare completamente il riso).
Se avete tempo e siete con i bambini, leggetegli una storia. Ma lunga. Un 3-4 capitoli del GGG di Dahl per esempio. Oppure, se siete a casa mia, date il telecomando alla figlia grande e godetevi con lei, almeno 3 puntate dei Simpsons. Quando tornate in cucina, riprendete il vostro riso, aggiungere la farina, lo zucchero e un pizzico di sale e impastate per bene con le mani. Sempre se non siete vegani, a questo punto un paio di tuorli d’uovo vi farebbero anche comodo da aggiungere nell’impasto. Poi richiamate la prole e divertitevi a formare della polpettine, delle pallette insomma. Questa ovviamente è la parte più divertente con i bimbi.
Scegliete una bella padella e scaldate l’olio. Buttate le frittelle nell’olio bollente, cuocendole finché non sono perfettamente dorate, girandole spesso. Scolatele con una schiumarola su carta assorbente, tamponatele sopra, sempre con carta assorbente, poi togliete la carta e spolverizzate con zucchero. A questo punto, se non siete esausti siete pronti.
Avete due possibilità: prendete stelle filanti e coriandoli, vestite i bambini, se volete esagerare vestitevi anche voi e uscite per andare a quella festa di carnevale. Se invece, come me, siete esausti, dividete le frittelle a metà. Consegnatene metà a vostra moglie dicendole che voi non vi sentite tanto bene e che preferite sia lei (ti prego ti prego amore) ad accompagnare i bimbi alla festa di carnevale. Appena tutti sono usciti, smettete di fare quella smorfia da finto malato, prendete un buon libro e la vostra parte di frittelle appena cucinate. Mettetevi sul vostro divano preferito e buon carnevale. In tutta tranquillità.